lunedì 23 febbraio 2015

Waccher, dal Petruzzelli alla...Metropolitana

Andrea Waccher (foto Carlo Cofano)
Inchino. Fino alla tragedia della Costa Concordia era sinonimo di rispetto. Adesso suona tanto come monumento al gesto di un imbecille. Ma non sempre. Prendete l'"inchino" dell'Orchestra Metropolitana di Bari, come si chiama adesso l'Orchestra della Provincia. Il tributo è nei confronti di Andrea Waccher, primo violoncello dell'Orchestra del Petruzzelli che l'altra compagine barese ospita in veste di solista lunedì 23 febbraio a Villa Romanazzi Carducci. Ricordate quando Carlo Fuortes impose le audizioni per la costituzione dell'Orchestra del Petruzzelli, negando corsie preferenziali ai musicisti dell'Orchestra della Provincia, che nel frattempo avevano costituito il nucleo base dell'Orchestra dell'ente lirico? Questi ultimi insorsero. E, prima di ritornare (in alcuni casi) a bussare alla vecchia casa, si rifiutarono quasi tutti di passare attraverso le forche caudine delle selezioni, autoescludendosi. "Perché temevano di confrontarsi con gente più brava", malignò qualcuno.  Infatti, Waccher (ma non fu il solo) lasciò la commissione a bocca aperta. E ora si concede il lusso di giocare da protagonista assoluto proprio in casa del "nemico". Che "s'inchina" al talento del giovane musicista bolognese accompagnandolo nel Concerto n. 2 per violoncello e orchestra di Dvorak.

Nessun commento:

Posta un commento