Lecce sempre più sconfitta. Il primo colpo è arrivato nella corsa a capitale europea della cultura 2019. Come si sa, ha vinto, anzi, stravinto, la vicina Matera, meritatamente. Tuttavia, il capoluogo salentino è stato “risarcito” con la nomina a capitale italiana della cultura per il 2015. Un riconoscimento che, però, sa di beffa alla luce di quanto sta accadendo proprio in questo avvio di anno con il blocco in Provincia delle competenze (e delle risorse) alla voce cultura. Materia che, con i finanziamenti all’Orchestra Ico Tito Schipa e alla Stagione lirica di tradizione, l’ente di Palazzo dei Celestini ormai sosteneva da anni con un impegno di spesa importante. Venendo a mancare queste risorse, le due istituzioni sono improvvisamente piombate nella crisi più profonda.
martedì 24 febbraio 2015
Carofiglio, uno scrittore di successo per un nuovo capitolo del Petruzzelli
![]() |
Gianrico Carofiglio |
Ex magistrato, ex parlamentare, ma sempre scrittore di successo, Gianrico Carofiglio può diventare l'autore di un capitolo davvero inedito, se non per la storia teatrale italiana, sicuramente per quella più recente della città di Bari. Carofiglio potrebbe finalmente riscrivere i rapporti tra cda e gestione artistica nella Fondazione Petruzzelli, della quale sta per diventare presidente su indicazione del sindaco Antonio Decaro, che a differenza del suo predecessore ha deciso di delegare a un personaggio di alto profilo culturale la guida politica e amministrativa dell'ente lirico. Il papà dell'avvocato Guerrieri ha la statura morale e culturale per far dimenticare le incresciose vicende della presidenza Emiliano, il sindaco-sceriffo che aveva scambiato la Fondazione Petruzzelli per un'appendice dell'assessorato alla cultura del Comune (difficile dimenticare i patrocini dell'ente lirico ai concerti a Pane e Pomodoro e alla notte di San Silvestro con Toti e Tata), e recitare il ruolo proprio di garante dell'autonomia che gli enti soci devono assicurare a una Fondazione lirico-sinfonica. L'investitura è arrivata dal ministro Franceschini, che ha condiviso la scelta di Decaro di delegare Carofiglio, fatto davvero inusuale e - per certi versi, rivoluzionario - nel mondo degli enti lirici italiani. Ci sono grandi aspettative. Ma ciò che ci si attende è innanzitutto una presidenza rispettosa delle scelte artistiche e progettuali del sovrintendente, che dovrebbe rimanere Massimo Biscardi. D'altro canto, per i colpi di scena bastano i romanzi.
lunedì 23 febbraio 2015
Waccher, dal Petruzzelli alla...Metropolitana
![]() |
Andrea Waccher (foto Carlo Cofano) |
Inchino. Fino alla tragedia della Costa Concordia era sinonimo di rispetto. Adesso suona tanto come monumento al gesto di un imbecille. Ma non sempre. Prendete l'"inchino" dell'Orchestra Metropolitana di Bari, come si chiama adesso l'Orchestra della Provincia. Il tributo è nei confronti di Andrea Waccher, primo violoncello dell'Orchestra del Petruzzelli che l'altra compagine barese ospita in veste di solista lunedì 23 febbraio a Villa Romanazzi Carducci. Ricordate quando Carlo Fuortes impose le audizioni per la costituzione dell'Orchestra del Petruzzelli, negando corsie preferenziali ai musicisti dell'Orchestra della Provincia, che nel frattempo avevano costituito il nucleo base dell'Orchestra dell'ente lirico? Questi ultimi insorsero. E, prima di ritornare (in alcuni casi) a bussare alla vecchia casa, si rifiutarono quasi tutti di passare attraverso le forche caudine delle selezioni, autoescludendosi. "Perché temevano di confrontarsi con gente più brava", malignò qualcuno. Infatti, Waccher (ma non fu il solo) lasciò la commissione a bocca aperta. E ora si concede il lusso di giocare da protagonista assoluto proprio in casa del "nemico". Che "s'inchina" al talento del giovane musicista bolognese accompagnandolo nel Concerto n. 2 per violoncello e orchestra di Dvorak.
Etichette:
Bari,
Fuortes,
Orchestra Metropolitana,
Petruzzelli,
Waccher
Ubicazione:
Europa
domenica 22 febbraio 2015
Ronconi e un'indimenticabile Ifigenia
![]() |
Luca Ronconi |
"Non si muore quando si deve ma quando si può", diceva Aureliano
Buendìa. E Luca Ronconi ha deciso che poteva lasciarci. Ai fedeli del
Petruzzelli rimangono due immagini del maestro: il Falfstaff del 2013,
con cui Ronconi volle congedarsi dal personaggio scespiriano, e
soprattutto l'Ifigenia in Tauride di Piccinni con cui il Petruzzelli di
Ferdinando Pinto inaugurò la stagione 1986-87. Era il 6 dicembre, giorno
di San Nicola, che vent'anni dopo Michele Emiliano, ai tempi della sua incontenibile presidenza della Fondazione Petruzzelli, avrebbe voluto far
diventare l'equivalente del Sant'Ambrogio milanese. Senza sapere che la
sua idea non era per nulla originale.
Etichette:
Ferdinando Pinto,
Luca Ronconi,
Michele Emiliano,
Petruzzelli
Ubicazione:
Middle East
Iscriviti a:
Post (Atom)